Ulivieri e Scardigli erano le famiglie dei miei nonni da parte di madre. In casa per una serie di motivi, si finiva per parlare molto di più di loro, che dei Brogi, forse per le cose che avevano affrontato; si parlava spesso della guerra, con mio nonno Ulivieri che tornò a piedi dall'Albania nel '43, e mia nonna Scardigli che scampò di mezzo metro a una raffica di mitraglia proveniente da un aereo, un caccia, durante il passaggio del fronte da Le Mura, dove abitavano. E' la parte della mia famiglia che sia per queste ragioni che per motivi caratteriali ho finito per sentirmi più vicina; i Brogi erano una famiglia più portata alle cose di tutti i giorni, alla chiacchiera e ai contatti sociali, erano piccoli negozianti, con una bottega di paese, e per un periodo mio nonno Brogi con i suoi fratelli ebbe addirittura un ristorante a Castelfiorentino. I Brogi erano anche la parte meno "seria" della famiglia, mentre sia gli Ulivieri che gli Scardigli, senza essere seriosi, avevano una solidità maggiore.
Dato che questa divisione, tra cose prive di ironia e altre che invece si basano proprio sulla ironia, sulla comicità, è presente anche in quello che faccio, mi è sembrato quindi logico lasciare sotto il nome Brogi una serie di cose mie, specialmente quelle comiche, il cabaret, il teatro comico; peraltro, come disse una amica, "Brogi come cognome per un comico, è perfetto, che facciamo domani? si va a sentire il Brogi". Ho riportato invece sotto il nome Ulivieri Scardigli le altre attività "serie": la critica, i testi, l'arte, i video sperimentali e gli altri progetti dove la comicità o non c'è, o non è la loro ragione di essere, come il progetto "Materiale video senza titolo". Ci sono poi casi in cui ho lasciato il nome Brogi, anche a progetti che seguendo questa logica, dovrebbero appartenere agli Ulivieri Scardigli, come il libro "Le ventiquattr'ore"; ma in questo caso ho preferito tenere il mio nome, perché era un progetto cominciato venti anni fa, e era giusto stamparlo con il mio nome originale.
Dato che questa divisione, tra cose prive di ironia e altre che invece si basano proprio sulla ironia, sulla comicità, è presente anche in quello che faccio, mi è sembrato quindi logico lasciare sotto il nome Brogi una serie di cose mie, specialmente quelle comiche, il cabaret, il teatro comico; peraltro, come disse una amica, "Brogi come cognome per un comico, è perfetto, che facciamo domani? si va a sentire il Brogi". Ho riportato invece sotto il nome Ulivieri Scardigli le altre attività "serie": la critica, i testi, l'arte, i video sperimentali e gli altri progetti dove la comicità o non c'è, o non è la loro ragione di essere, come il progetto "Materiale video senza titolo". Ci sono poi casi in cui ho lasciato il nome Brogi, anche a progetti che seguendo questa logica, dovrebbero appartenere agli Ulivieri Scardigli, come il libro "Le ventiquattr'ore"; ma in questo caso ho preferito tenere il mio nome, perché era un progetto cominciato venti anni fa, e era giusto stamparlo con il mio nome originale.
La storia delle due famiglie Ulivieri e Scardigli, è stata scritta da mia madre in una serie di racconti, il libro si chiama Candele di Ghiaccio. In realtà lei lo ha scritto per far conoscere meglio a me e mia sorella proprio quelle parti, che nei racconti non avevamo potuto conoscere. E' un libro completamente sprovvisto di tutta l'enfasi che molto spesso capita di trovare nei libri autobiografici. C'è solo la narrazione, il racconto scarno e diretto dei fatti, con il linguaggio altrettanto scarno riportato così com'è, o meglio com'era, dato adesso in quella zona della Valdelsa si parla in un modo diverso. Descrive benissimo un mondo, che io non ho fatto in tempo a vedere, perché negli anni settanta già non c'era più; ho fatto in tempo a conoscere le persone, quelle che erano ancora vive, che però non facevano più i mestieri di prima e in realtà era tutto cambiato.
A questo primo, è seguito un secondo, "Coccole di cipresso"; è un libro di ricette, le ricette della nostra famiglia, inframezzate da ricordi personali e da racconti. Insieme al libro ci sono due dvd con i filmati di molte ricette, filmati che ho realizzato io.
A questo primo, è seguito un secondo, "Coccole di cipresso"; è un libro di ricette, le ricette della nostra famiglia, inframezzate da ricordi personali e da racconti. Insieme al libro ci sono due dvd con i filmati di molte ricette, filmati che ho realizzato io.